Mi trovavo a Playa de L’este, e tirava un vento forte.
Guardavo in basso, tutta attenta, quell’acqua prepotente che arrivava sulla sabbia.
Mi lambiva i piedi e pure l’ombra, poi, si ritirava.
E pure mi arrivava qualche schizzo forte si, ma non più alto del polpaccio.
Poi per terra ho visto questo:
Continuo a vedere cuori per terra.
Ne vedo così tanti che non ci si crede.
Che siano pietre, fazzoletti pieni imbevuti di urina, macchie di colore o che ne so. Tutti cuori, che poi finisco per calpestare spesso e volentieri.
Questo qui non l’ho calpestato… ma neanche raccolto.
Almeno all’inizio.
Ho continuato incurante a camminare attenta ad incrociare il mio passo spedito con la scia del mare.
Ma ad un certo punto mi è salita una paura pazzesca… e ha iniziato a battere il mio, di cuore…
“che succede se quel cuore di pietra se lo porta via il mare? che già la cosa non mi piacerebbe… ma men che meno se è agitato.”
Un cuore di pietra strappato via dall’oceano incazzato. Non so a voi, ma a me inquietava ‘sti immagine appunto.
Al che comincio a correre, lasciando delle impronte ben nette, perchè più pesanti. Correvo e guardavo in basso incurante del resto.
E il panico saliva… mica me lo ricordavo di aver fatto tutta quella strada.
Se l’era allora portato via il mare?
Poi all’improvviso me lo sono ritrovato disegnato su di me…
L’ho raccolto, l’ho stretto forte nel palmo della mano e ho chiuso gli occhi.
Ho respirato piano, placato l’animo e tutto quell’affanno.
Poi li ho riaperti e ho guardato in alto… lo giuro, giuro davvero, che c’era quest’altro non afferrabile cuore disegnato nel cielo.
Ed era un giorno qualsiasi.
La cosa è stata piuttosto surreale non trovi?
Poi c’è questa poesiola di Alda Merini, che ieri ha accompagnato il matrimonio di amici.
In realtà già la conoscevo e, ogni volta che la rileggo, mi vengono gli occhi lucidi. 🙂
Ma visto che si parlava di cuori…
C’ è un posto nel mondo dove il cuore batte forte,
e rimani senza fiato per quanta emozione provi;
dove il tempo si ferma e non hai più l’età;
quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente non smette mai di sognare.
Da lì fuggir non potrò, poichè la fantasia d’incanto risente il nostro calore e non permetterò mai ch’io possa rinunciare a chi d’amor mi sa far volare.Alda Merini